Mirko Valdifiori si racconta, alla viglia di #NapoliPescara
Comincia l’avventura del Pescara di Massimo Oddo con la suggestiva amichevole allo stadio “San Paolo”, ore 18,00, contro il Napoli di Rino Gattuso. C’è, ovviamente, grande curiosità nell’ambiente per vedere come si comporteranno i biancazzurri al cospetto di una delle compagini più quotate del campionato di serie A e, pur nella consapevolezza che ci sono ancora i lavori in corso nell’allestimento dell’organico, ogni indicazione sarà utilissima, in tutti i sensi.
Intanto si vedrà all’opera il nuovo regista del Pescara, Mirko Valdifiori, tra l’altro un ex, che proprio oggi è stato presentato alla stampa. Anche per lui sarà un momento particolare. “Non è la prima volta che torno a Napoli da ex, è già successo con le maglie di Torino e della Spal, domani lo farò con quella del Pescara è sarà senz’altro piacevole. Lì ho vissuto un bellissimo anno, tra l’altro facendo l’esordio in Europa League, ho ancora tanti amici che vi militano. In quelle squadre ci sono sempre tanti campioni per me, che venivo da Empoli, ritrovarmi in un gruppo del genere è stato bellissimo. Ma ora penso al Pescara e mi concentro solo su quella che per noi sarà la prima tappa di avvicinamento al campionato. Sfida difficilissima, contro una delle squadre migliori d’Italia e forse d’Europa, però andremo lì con convinzione e cercheremo di fare la partita, mettendo in campo quei concetti che ci ha trasmesso Oddo in questi primi giorni di lavoro”.
Dunque, Valdifiori finalmente con la maglia del Pescara, dopo essere stato attenzionato dal club adriatico già sei anni fa, quando militava nell’Empoli. All’epoca non se ne fece nulla, ma… evidente era destino. “Ho saputo di quella trattativa – precisa – anche se personalmente non mi era arrivata nessuna offerta concreta, dunque ho proseguito il mio percorso lì e… adesso sono felice di essere qui”. Quella di Empoli, con Maurizio Sarri (che ha iniziato proprio a Pescara ad allenare tra i professionisti) in panchina, è stata una tappa importantissima della carriera di Valdifiori, quindi un accenno è doveroso. “E’ stato un bel percorso di 3 anni con Sarri a Empoli, di quelle annate abbiamo beneficiato tutti in quella squadra e io le ho coronate con l’esordio in Nazionale (31 marzo 2015, nell’amichevole contro l’Inghilterra, 1-1), sicuramente il momento più bello della mia carriera: me lo porterò sempre dentro. Ho 34 anni, ma ancora tanto da dare. Ho voglia, entusiasmo: 34 anni fuori, ma dentro mi sento ancora un ragazzino, anche perché, fortunatamente, non ho mai avuto un infortunio serio. Cosa mi aspetto? Intanto sono a disposizione dell’allenatore, del presidente, e spero, insieme ai miei nuovi compagni, di regalare qualcosa di importante, di portare entusiasmo in una piazza come Pescara”.
Poi Valdifiori racconta le fasi salienti della trattativa, tra l’altro brevissima. “Quando mi è stata proposta questa possibilità non ci ho pensato su due volte, perché, come detto, circa sei anni fa era già uscito fuori il mio nome e poi anche alcuni miei ex compagni, come Del Grosso e Sansovini, che tra l’altro sono rimasti qui a vivere, mi hanno sempre parlato benissimo di Pescara, quindi ho accettato con gran piacere”. Nella scorsa stagione in biancazzurro ha militato un altro suo ex compagno, quel Manuel Pucciarelli insieme al quale ha fatto mirabilie ad Empoli: inevitabilmente è stato il primo che ha chiamato. “Pucciarelli l’ho sentito subito, appena è venuto fuori il mio nome, anche per regolarmi sul dove prendere casa con la famiglia. Lui mi è sembrato abbastanza carico e credo che se gli venisse proposto di tornare, secondo me, lo farebbe molto volentieri”.
Si passa a parlare di questioni tattiche, quindi di quello che sarà il suo ruolo: gli verranno affidate le chiavi del centrocampo! “Io ho sempre agito da play davanti alla difesa, poi dipende anche dal tipo di gioco che intenderà proporre mister Oddo. A lui piace molto giocare la palla e credo che per me questo sia un vantaggio, poi chi ci sarà accanto a me lo valuterà lui. Io cerco di mettere in campo le mie qualità, il resto lo dirà il campo”. Il discorso, a un certo punto, si riavvolge per tornare a Sarri, anche un modo per approfondire la caratteristiche di Valdifiori e capire cosa potrà dare lui al Pescara, dopo aver assorbito a suo tempo i dettami dell’ex tecnico della Juventus. “Di Sarri – continua Valdifiori – ho apprezzato l’organizzazione tattica, fondamentale quando non hai una squadra di campioni che magari ti risolvono la giocata da soli. Noi ad Empoli eravamo un bel gruppetto di giocatori bravi che, però, nel contesto di Sarri sono riusciti ad esaltarsi. Si lavorava di squadra, l’uno per l’altro, e da quel modo di giocare, palla bassa, oppure sempre in verticale, abbiamo tratto molti benefici”.
Infine, la domanda scomoda sui pochi gol realizzati in carriera (solo 4, l’ultimo 8 anni fa), che comunque il nuovo regista del Pescara dribbla abilmente. “Giocando come vertice basso, sono stato sempre più in copertura che partecipe alle fasi di attacco, quindi ho segnato pochi gol. Purtroppo… ho 34 anni – conclude sorridendo – ma non dispero, perché c’è sempre tempo per migliorarsi. Magari… ci riuscirò quest’anno a segnare qualche gol”!