Amarcord… Mutti e vincenti

Domenica 9 novembre 1975 si gioca la settima giornata del campionato di serie B 1975 – ’76 ed il Pescara ospita il Novara. Inizio di torneo fiacco per un Delfino che segna poco e subisce abbastanza – già cinque le reti incassate, a fronte delle uniche due marcature all’attivo – vittorioso solo in un’occasione. Al cospetto di una classifica deficitaria, più di qualcuno in riva all’Adriatico comincia a pensare che Tom Rosati non sia più intoccabile. Già, proprio lui, il tecnico idolo dell’universo biancoazzurro, artefice di due promozioni consecutive dalla serie D alla B, indiscusso ed indiscutibile fino a qualche settimana prima, comincia ad essere criticato da più di qualcuno che si scinde così dal partito dei “Rosatiani ad oltranza”, comunque sempre in maggioranza. Una sfida, dunque, delicata anche per il buon Tom quella contro un Novara che, dopo cinque risultati utili consecutivi (tre pareggi e due vittorie), si presenta in Abruzzo reduce della prima sconfitta in campionato. Posizione in graduatoria che rimane comunque interessantissima per i piemontesi, terzi insieme ad altre cinque squadre. Rosati manda in campo Piloni, Mancin, Santucci, Zucchini, Andreuzza, Di Somma, Daolio, Repetto, Mutti, Nobili e Prunecchi. Giorgis, allenatore del Novara, schiera invece Garella, Veschetti, Menichini, Vivian, Udovicich, Ferrari, Fiaschi, Rocca, Piccinetti, Giannini e Salvioni.

Deciso a mettersi alle spalle i malumori per l’inizio di stagione tutt’altro che luminoso, il Delfino parte subito forte, sospinto da un Zucchini in ottima forma. E’ proprio il cervello biancoazzurro, lanciato da Motta sulla fascia destra, a creare con un bel traversone, al 13’, la prima azione interessante del match, che si conclude con un recupero provvidenziale su Mutti da parte della bandiera Udovicich, protagonista della diciannovesima stagione con la maglia novarese. Poco prima della mezz’ora, azione sull’asse Zucchini – Daolio – Repetto, lanciato in profondità e vincente nel gonfiare la rete… con la propria scarpa, sfilatasi nel colpire il pallone finito invece piuttosto tranquillamente tra le mani di Garella. Il Novara agisce più che altro in contropiede e ci vuole tutto il sacrificio di Nobili per sventare un pallonetto di Piccinetti, smarcato da Ferrari sul filo del fuorigioco, presentatosi solo davanti a Piloni. Piccolo campanello d’allarme per il Delfino, che torna però subito propositivo e pericoloso con Repetto, autore di due conclusioni non fortunate dal limite dell’area. Poi, al 38’, ennesima felice combinazione Zucchini – Repetto che sblocca Mutti, Garella esce bene a coprire lo specchio della porta, ma il centravanti biancoazzurro è abilissimo ad infrangerlo di piatto nel pochissimo spazio concessogli dal portiere del Novara. Che, sotto 1 – 0, reagisce subito con un tiro dalla distanza di Ferrari e ad una fiondata di Fiaschi da lontano, su cui Piloni si oppone con qualche affanno.

Il numero uno abruzzese si ripete ad inizio ripresa su Piccinetti, ottimamente fermato in uscita. Al 58’, solo la sfortuna vanifica il raddoppio biancoazzurro: Nobili tenta la “maledetta” su punizione e la palla colpisce la parte esterna del palo alla sinistra di Garella, apparso ormai fuori causa. Il Novara cresce alla distanza, soprattutto con Udovicich, Giannini e Piccinetti, quest’ultimo autore di una pregevole azione al 71’ quando, liberatosi di due avversari sulla tre quarti e chiuso il triangolo con Rocca, bombarda dal limite Piloni, strepitoso, allungandosi con movenze feline, a salvare in due tempi il Delfino. In precedenza, era stata una provvidenziale scivolata di Mancin ad impedire sotto porta la zampata di Fiaschi, su un insidioso cross dalla fascia destra. La pressione piemontese si fa sempre più insistente, ma per fortuna del Pescara, negli ultimi dieci minuti, prima Fiaschi e Piccinetti si pestano i piedi sull’ennesimo traversone a rientrare dalla sinistra e poi Piccinetti, liberato da un incredibile svarione difensivo degli abruzzesi, si smarrisce solo davanti a Piloni.

Due punti dunque molto importanti per rimpinguare la classifica e dare un chiaro messaggio ai contestatori di Rosati: “State Mutti..!”

Federico Ferretti